ARTI DECORATIVE ITALIANE


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ARTI DECORATIVE ITALIANE ®

 

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Convenzione Unesco-Beni Culturali 2003

Progetto La via del Ricamo Italiano

La Convenzione per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale (2003)

(stralcio)

 

La Conferenza generale dell’UNESCO ha adottato nel 2003, durante i lavori della 32ª Sessione, la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, ratificata dall’Italia il 30 ottobre 2007. L’adozione della Convenzione è diventata una pietra miliare nell’evoluzione delle politiche internazionali per promuovere la diversità culturale, poiché per la prima volta la comunità internazionale ha riconosciuto la necessità di sostenere le manifestazioni ed espressioni culturali che fino ad allora non avevano beneficiato di un quadro giuridico e programmatico così ampio.

Tali manifestazioni culturali comprendono anche tradizioni o espressioni viventi ereditate dai nostri antenati e trasmesse alle nuove generazioni, come tradizioni orali, arti performative, pratiche sociali, rituali, eventi festivi, conoscenze e pratiche riguardanti la natura e l’universo o le conoscenze e le abilità per produrre l’artigianato tradizionale.

 

Nonostante la sua fragilità, il patrimonio culturale immateriale è un fattore importante nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla crescente globalizzazione.

Comprendere il patrimonio culturale immateriale delle diverse comunità favorisce il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco tra diverse forme di vita.

 

L’importanza del patrimonio culturale immateriale non è la manifestazione culturale in sé, ma piuttosto la ricchezza di conoscenze e abilità che viene trasmessa tra generazioni attraverso esso.

Ai sensi della Convenzione UNESCO del 2003 “il patrimonio culturale immateriale” è:

·       Tradizionale, contemporaneo e allo stesso tempo vivente: il patrimonio culturale immateriale non rappresenta solo le tradizioni ereditate del passato, ma anche le pratiche rurali e urbane contemporanee a cui prendono parte diversi gruppi culturali;

·       Inclusivo: possiamo condividere espressioni di patrimonio culturale immateriale simili a quelle praticate da altri, contribuendo alla coesione sociale, incoraggiando il senso di identità e responsabilità che aiuta le persone a sentirsi parte di una o diverse comunità e della società in generale;

·       Rappresentativo: il patrimonio culturale immateriale non è meramente valutato come bene culturale su base comparativa, per la sua esclusività o il suo valore eccezionale, piuttosto esso si genera a partire dalle comunità e dipende da coloro la cui conoscenza delle tradizioni, delle competenze e dei costumi viene trasmessa tra generazioni e al resto della propria o di altre comunità;

·       Basato sulla comunità: il patrimonio culturale immateriale può essere definito “patrimonio” solo quando è riconosciuto come tale dalle comunità, dai gruppi o dagli individui che lo creano, lo mantengono e lo trasmettono – senza il loro riconoscimento, nessun altro può decidere che una determinata espressione o pratica sia parte della propria eredità.

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